Qualche giorno fa in un nostro articolo abbiamo parlato di quanto e come si stia affermando con decisione la tendenza a corredare la propria cucina con un piano snack. Nell’analisi abbiamo evidenziato come questo accessorio per la cucina abbia delle evidenti differenze con un tavolo tradizionale, necessitando di apposite sedute per assecondare la sua diversa altezza. Hanno quindi iniziato a comparire nei cataloghi dei principali marchi di arredamento del settore cucine dei complementi come gli sgabelli, che se un tempo erano ritenuti seduta tipica per un bancone da bar, oggi è sempre più frequente trovare nelle abitazioni, magari a corredo di una cucina con penisola o con isola.
Se il bancone, anzi il piano snack, viene sfruttato quotidianamente per la colazione o per uno spuntino veloce non si può rinunciare alla comodità di uno sgabello, ma bisogna saperlo scegliere orientandosi tra le diverse proposte per individuare quello giusto, non solo per il suo design ma anche per caratteristiche più tecniche come l’altezza o la comodità.
Come scegliere l’altezza ideale dello sgabello da cucina
Quello dell’altezza è il primo parametro che deve essere valutato: va infatti tenuto presente che i banconi della penisola in cucina o i piani snack possono avere altezze differenti a seconda dei modelli, ed il criterio di massima dice che per essere davvero comodo da utilizzare uno sgabello deve essere tra i 25 e i 35 cm più basso rispetto al piano d’appoggio, anche se il tutto dipende chiaramente dalla composizione nei suoi dettagli.
Una soluzione ideale potrebbe però essere rappresentata dagli sgabelli regolabili, che consentono di modificare la loro altezza rispetto a chi li utilizza ed alla posizione in cui viene sfruttato.
Scegliere lo sgabello perfetto
Se l’altezza è il primo fattore discriminante per la scelta degli sgabelli da cucina, subito dopo ce ne sono altri da considerare, tanto per cominciare la loro sicurezza. Gli sgabelli devono infatti garantire la massima stabilità specie se in casa ci sono dei bambini: in genere anche quelli con singolo pilastro centrale, se di buona qualità, riescono a soddisfare questo requisito grazie ad un pesante basamento, ma se si preferisce un appoggio maggiore meglio orientarsi sui classici modelli con 4 gambe. Si passa poi alla comodità, un fattore che viene condizionato dalla presenza di poggiapiedi, schienale ed in alcuni casi braccioli.
È ovvio che se lo sgabello è munito di schienale offrirà una comodità e un sostegno migliori, e se lo si usa di frequente la scelta è quasi obbligata, anche se per mantenere più “pulito” ed essenziale il loro design molte aziende tendono ad accennare appena questo dettaglio. Anche il poggiapiedi è essenziale perché permette di assumere una postura comoda, confortevole e in perfetto equilibrio, sia per chi è più basso di statura ma anche per chi è più alto.
Infine, i braccioli: non sono molto frequenti perché tendono anch’essi ad “inquinare” le linee minimal ed essenziali che uno sgabello deve esibire, tuttavia la loro presenza è spesso davvero determinante per la comodità e l’ergonomia nel loro complesso.
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